Le cellule staminali riparano il miocardio danneggiato
Le cellule staminali sono in grado di sostituire i cardiomiociti adulti dei mammiferi, ma non esercitano effetti significativi di rinnovamento sulle cellule del miocardio durante il normale processo di invecchiamento.
Lo studio è stato coordinato da Ricercatori dell’Harvard Medical School a Cambridge negli Stati Uniti, ed ha utilizzato topi transgenici.
Il trattamento dei topi con un induttore chimico, 4-Idrossi-Tamoxifene, ha promosso l’espressione di GFP ( proteina fluorescente verde ), in media, nell’83% dei cardiomiociti,
E’ stato osservato che i topi che avevano subito un danno cardiaco sperimentale hanno presentato, nell’arco di 1 anno, una riduzione dei cardiomiociti esprimenti GFP.
Al contrario, la proporzione dei cardiomiociti GFP+ non ha subito modificazioni significative durante il normale periodo di invecchiamento.
Questo sta ad indicare che le cellule staminali o le cellule precursori si attivano in condizioni patologiche ( sostituzione dei cardiomiociti danneggiati ), mentre non nei processi fisiologici.
Infatti, le percentuali di cardiomiociti GFP+ si sono ridotte dall’82,8% dei topi di controllo, al 67,5% nelle aree circostanti l’infarto miocardio, e al 75,7% nei cuori sottoposti a sovraccarico pressorio. ( Xagena2007 )
Fonte: Nature Medicine, 2007
Cardio2007
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